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 LA CHIESA 

struttura

La chiesa della Sacra Famiglia sorge nel quartiere popolare Infrangibile, all'incrocio tra via Casteggio e via Montebello sulla quale affaccia con orientamento Sud / Nord.

Priva di sagrato, è preceduta da una scalinata poligonale a cinque gradini in granito. In mattoni a vista la monumentale facciata a vento, monocuspidata, con cornice in mattoni posti di taglio, è preceduta da una profonda arcata in aggetto. I tre archi a tutto sesto nella parte bassa sono interrotti dagli architravi dei tre portali a luce rettangolare. I fronti laterali sono articolati dai volumi delle cappelle che senza soluzione di continuità si addossano al volume della navata centrale più alto. Le pareti sono scandite da lesene che segnano le campate interne e vengono riprese sulla parete della navata centrale da bassi contrafforti. Nella parete delle cappelle si aprono, al centro delle campate, alte monofore a tutto sesto, mentre nella parte alta della navata si trovano aperture orbicolari. Sul retro il volume del presbiterio, più basso rispetto a quello della navata centrale, si conclude con un abside semicircolare, nella cui parete, nella parte bassa, si aprono sette alte monofore a tutto sesto. A destra del presbiterio si addossa il volume della sagrestia, a sinistra quello della canonica e casa accoglienza.

Tetto a due falde sulla navata centrale e presbiterio, a falda unica sulle cappelle. Manto di copertura in coppi di cotto.

Pavimenti e pavimentazioni in lastre di marmo Botticino con fascia centrale marmo rosso di Verona. Lungo tutto il perimetro corre una fascia di marmo nero.

Presbiterio pavimentato alla palladiana con scaglie di marmi rossi in riquadri di scaglie di marmi neri.

Gli affreschi della "Sacra Famiglia", del "Sacro Cuore" e della "Vergine Assunta" sono opera di Luciano Ricchetti, che le realizzò tra 1958 e 1959, mentre le sculture sono di Giuseppe e Paolo Perotti. Gli affreschi realizzati sull'arco che introduce al presbiterio sono opera di Ludovico Mosconi e William Xerra. 

Di notevole importanza il grande Cristo Risorto sull'Altare Maggiore di Paolo Perotti.

i progetti dell'architetto Berzolla

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L'architetto piacentino Pietro Berzolla presentò ben tre progetti per l'edificazione del nuovo tempio dell'infrangibile. Stili che variavano dal neoclassico all'architettura razionalista. Berzolla pensava a una grande chiesa per un quartiere in via di espansione: cupole, guglie, sacrario per i concittadini vittime della guerra. Anche il luogo di realizzazione era differente dall'attuale. Infatti, si pensava inizialmente di costruire sul terreno dove oggi sorge l'asilo e l'oratorio,

Per mancanza di fondi, si decise di progettare una chiesa più semplice, ma di pianta basilicale che potesse comunque ospitare tutta la popolazione del quartiere e dintorni.

 

Il progetto definitivo, la chiesa che vediamo oggi, prevedeva anche la realizzazione di un  campanile, di pianta rettangolare alto circa 30 metri, addossato nella parete sinistra della chiesa e che riprendesse le forme dei tre finestroni centrali. Campanile che non è mai stato costruito.

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